l’oscilloscopio è il principale strumento di misura in campo elettronico e la sua carattteristica principale consiste nel fatto che non consente solo di misurare i parametri del segnale applicato (ampiezza e periodo) ma anche di visualizzare sullo schermo le forme d’onda.
E’ praticamente un dispositivo di visualizzazione grafica che rappresenta segnali elettrici variabili nel tempo.
L’ asse verticale, denominato asse Y rappresenta la TENSIONE, mentre quello orizzontale denominato asse x rappresenta il tempo.
COSA E’ POSSIBILE FARE CON UN OSCILLOSCOPIO:
– Determinare direttamente il periodo e l’ampiezza di un segnale.
– Determinare indirettamente la frequenza,f, di un segnale.
– Determinare la componente DC e AC di un segnale.
– Localizzare avarie in un circuito, vedi “troubleshooting”.
– Misurare l’angolo di fase tra due segnali.
– Determinare quale parte del segnale è rumore e come varia nel tempo,T.
QUALI TIPI DI OSCILLOSCOPI ESISTONO:
Questi strumenti di misura elettronici si dividono in due tipi: analogici e digitali.
Un oscilloscopio digitale utilizza un convertitore analogico-digitale A/D per immagazzinare digitalmente il segnale d’ingresso, ricostruendolo successivamente sullo schermo utilizzando i dati precedentemente raccolti.
Un oscilloscopio analogico lavora direttamente con il segnale applicato, che una volta amplificato invia un fascio di elettroni in senso verticale proporzionalmente al suoi valore.
Gli oscilloscopi digitali vengono impiegati quando è necessaria l’analisi di segnali non ripetitivi o aventi frequenza molto elevata, oppure ancora quando i segnali presentano variazioni molto lente o quando bisogna catturare singoli eventi.
Gli oscilloscopi analogici sono preferibili quando si utilizzano in prevalenza segnali ripetitivi ed è prioritario visualizzare variazioni veloci del segnale d’ingresso in tempo reale.